Allattamento con il tiralatte e gemelli

L’allattamento esclusivo con il tiralatte è una pratica ancora poco conosciuta in Italia, ma che diventa indispensabile nel caso di gemelli, in particolare se sono nati prematuri.

allattamento con il tiralatte in caso di gemelli
allattamento con il tiralatte in caso di gemelli

Mentre i neonati sono in incubatrice, tu mamma non puoi abbracciarli né allattarli al seno, ma puoi comunque dare loro il miglior latte che esiste al mondo, il tuo latte materno.

Il tuo latte materno, (con un’eventuale aggiunta di latte in formula se il tuo latte non è sufficiente), grazie alla suo contenuto di sostanze nutritive ed anticorpi, permetterà ai piccoli di crescere velocemente e superare al meglio il difficile periodo di terapia intensiva prenatale.

Un ringraziamento ad Arianna, mamma di 3 gemelli, che ha voluto raccontare la sua storia: che possa essere un esempio di incoraggiamento per tutte le mamme che devono affrontare lo stesso percorso.

La storia di Arianna, mamma di 3 gemelli.

Sono Arianna (instagram @3gemelli.macomefatecon3), mamma di 3 gemelli di quasi 3 anni.

Sono nati prematuri a 28 settimane e non pesavano neanche un kilo ciascuno.

Io ero ricoverata dal 20 luglio e loro sono nati il 5 agosto 2017 al Policlinico A. Gemelli di Roma (siamo originari della provincia di Salerno).

É stato un parto abbastanza complicato, ma nonostante i dolori del taglio cesareo, ho da subito iniziato a tirare il latte, non potevo attaccarli al seno, perché erano in incubatrice, ma fin da subito i dottori mi hanno detto che il mio latte era oro bianco, e che i bambini ne avevano bisogno.

L’obbiettivo era farli crescere, quindi bevevano anche quello artificiale fin da subito.

Il mio era fondamentale per le giuste sostanze nutritive e quindi mi hanno sempre spronato a tirarlo.

Nel reparto di Terapia intensiva neonatale, c’era una saletta dedicata al relax delle mamme.

Il mio primo approccio a questo strumento è stato meraviglioso perché a spiegarmi le funzioni e le procedure c’era una mamma che, come me, ha vissuto questa particolare esperienza, quindi con tutta la gentilezza possibile.

Non riguardava solo il semplice tiraggio, ma era importante anche la fase di sterilizzazione pre e pos, vista la prematurutà dei bimbi.

Lo strumento del tiralatte deve essere di ottima qualità ed avere un ottimo tiraggio, così da simulare la suzione del neonato e il segreto sta nella costanza e soprattutto vivere in un atmosfera emotivamente tranquilla.

Così ho iniziato a tirare il latte ogni 3 ore ( come la normale poppata del bimbo) interrompendo qualsiasi azione stessi facendo, in un ambiente rilassante.

Dopo 109 giorni di tin, siamo rientrati a casa.

L’obbiettivo era farli crescere, e per garantire la stessa quantità di latte a ciascuno, non li ho mai attaccati al seno, sempre dal biberon, anche perché così potevo ricevere un pò di aiuto per farli mangiare contemporaneamente.

La mia nonna mi ha sempre spronato ad attaccarli, perché diceva che in questo modo stimolavo la produzione, ma io non ho mai avuto di questi problemi, perché producevo più della quantità di cui loro avevano bisogno e quindi abbiamo potuto anche congelarlo.

Ho fin da subito iniziato a segnare la mia produzione…. La mattina tiravo quasi un litro, fino ad arrivare a marzo … solo 40ml

Facevo 10 minuti di tiraggio a seno, alternandoli per 2 volte e l’ultimi giro… 5 minuti a seno: così mi hanno insegnato e così ho sempre fatto, trovandomi benissimo.

Forse non ho avuto il privilegio di stringermeli e coccolarli durante il periodo di allattamento, ma ero più felice a vederli crescere e superare la soglia della prematurutà.

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Arianna

instagram @3gemelli.macomefatecon3

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