I primi giorni di vita del tuo bambino

E’ nato/a! I primi giorni di vita del tuo bambino sono pieni di emozione, ma possono essere molto stancanti. Vediamo insieme cosa ti aspetta subito dopo il parto.

La nascita

Appena nato, e salvo particolari complicazioni, tu mamma proverai l’emozione di tenere sul seno il tuo bimbo, ancora nudo e bagnato.

La testina poggia sul tuo cuore: è in questo momento che si crea il primo legame, o se vogliamo usare il termine anglosassone, il primo “bonding” tra di voi. In questo modo infatti il tuo bambino si tranquillizza, riconoscendo i suoni famigliari che ha sentito per 9 mesi durante la sua vita dentro l’utero e impara a riconoscere il tuo odore, cioè quello della sua mamma!

Questo momento magico non durerà molto, infatti si dovrà procedere col taglio del cordone ombelicale, che in alcuni ospedali e sempre salvo particolari complicazione, può essere addirittura fatto dal papà che ha assistito al parto. Nonostante il taglio sia indolore, sia per te che per il piccolo appena nato, viene comunque eseguito sempre sotto supervisione di un medico.

Dopo il rito del cordone ombelicale, il tuo bimbo verrà preso dall’infermiera per il primo bagnetto e le prime misurazioni. Dovranno essere infatti valutati: peso, lunghezza e dimensione cranica. Infine gli verrà assegnato un braccialetto identificativo col suo nome, cognome e numero del parto.

La prima visita del pediatra – neonatologo

La prima visita del pediatra neonatologo si svolge in sala parto. Durante questa visita vengono valutati i parametri dell’‘indice di Apgar per misurare la vitalità del tuo bambino, e controllare che non ci siano eventuali malformazioni.

I parametri dell’indice di Apgar sono:

  1. battito del cuore;
  2. respiro;
  3. tono muscolare;
  4. riflessi;
  5. colorito.

A ogni valore viene attribuito un punteggio da 0 a 2 dove 2 indica che non ci sono anomalie. Il punteggio massimo è quindi 10. I neonati con punteggi superiori a 7 hanno un buon adattamento alla vita extra uterina, punteggi inferiori a 4 hanno invece bisogno di un tempestivo intervento medico.

Infine verrà misurata la temperatura corporea del tuo bimbo, che deve essere superiore ai 36°. Si sottopone poi il piccolo alla:

  • profilassi congiuntivale, che serve a prevenire da un’eventuale infezione da gonococco con cui il bambino potrebbe essere stato contagiato durante il parto;
  • profilassi per la malattia emorragica, tramite una piccola iniezione di vitamina K, poiché nei bimbi appena nati questa vitamina è ancora scarsa.

Gli ultimi esami prima delle dimissioni

Prima delle dimissioni del tuo bimbo, verrà eseguito lo “screening neonatale” che consiste in un prelievo di sangue, eseguito dal tallone, per escludere particolari malattie genetiche che, se scoperte più avanti, potrebbero causargli danni irreversibili.

Le principali malattie sono:

  • Fenilchetonuria. E’ la malattia congenita più comune e chi ne soffre, a causa della mancanza di un enzima, non riesce a metabolizzare gli amminoacidi, il che può portare a gravi danni neurologici.
  • L’ipotiroidismo congenito. Anche questa malattia è abbastanza comune ed è causata da un mal funzionamento della tiroide.
  • La fibrosi cistica. Una malattia per cui una produzione anomala di muco va ad intaccare vari organi.
  • La sindrome adreno-genitale. Una sindrome piuttosto rara causata da un’alterazione delle secrezioni ormonali dai surreni.

Infine fanno parte dello screening neonatale:

  • Il controllo delle anche;
  • Il controllo dell’udito;
  • La valutazione del riflesso rosso. Serve per escludere eventuali anomali congenite della cataratta. Viene eseguito trasmettendo della luce attraverso le parti trasparenti dell’occhio. Se la luce nell’oftalmoscopio apparirà di colore rosso significa che tutto è nella norma.

Se il tuo bambino risulta sano dopo 3 giorni di ospedale, in caso di parto normale, si è pronti per andare a casa! In caso di parto cesario la vostra degenza potrebbe protrarsi fino a 5 giorni.


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