Cos’è la diastasi addominale in gravidanza?

Nonostante la gravidanza sia un’esperienza naturale ed eccezionale per ogni donna, dobbiamo essere realistici. Ci sono anche problemi che la madre dovrà affrontare. Uno di questi è la diastasi addominale.

Che cos’è la diastasi addominale?

Si parla di diastasi addominale quando il muscolo principale della parete addominale si separa lungo la linea mediana. La causa principale di questa separazione è dovuta alla crescita dell’utero. Crescendo infatti i muscoli si allungano andando a separarsi nel mezzo e creando quindi due fasce di muscoli paralleli. Quando la distanza tra le due fasce di muscoli supera i 3 cm si ha una diastasi addominale.


L’immagine di sinistra mostra la muscolatura prima della gravidanza. Nell’immagine al centro si vedono i muscoli durante la gravidanza.
Nell’immagine di destra si può vedere la muscolatura dopo il parto, affetta da diastasi addominale.

Che cosa causa la diastasi addominale?

Come appena detto la causa principale della diastasi è la crescita dell’utero, mai ci sono anche altri fattori che possono influire, quali:

  • Età superiore ai 35 anni.
  • Rapido aumento di peso in gravidanza.
  • Aspettare due gemelli, poiché la pancia tende ad essere più grossa. Quindi anche un feto molto grosso potrebbe creare problemi.
  • Scorretti esercizi fatti durante il periodo di gestazione, in particolar modo durante il 3° trimestre. Per questo è sempre raccomandato seguire dei corsi specifici per donne in gravidanza, piuttosto che esercitarsi da sole a casa.
  • Ormoni, che specie durante il 3° trimestre, permettono l’indebolimento della parete addominale al fine di permettere la rapida crescita del bambino.

Come prevenire la diastasi addominale?

L’esercizio fisico è sempre un toccasana: aumenta l’energia e migliora l’umore. Anche in gravidanza è importante tenersi in forma, ma l’attività fisica deve essere moderata e ci sono esercizi che è meglio evitare. Per evitare la comparsa delle diastasi bisogna evitare qualsiasi esercizio che attivi l’addome, come: addominali, crunch, sit-up o planche. E’ importante anche evitare di sollevare cose pensanti. Tutti questi movimenti creerebbero più danni che benefici.

Per mantenersi in forma meglio praticare esercizi che rafforzano i muscoli delle gambe come: accovacciarsi o fare passeggiate di almeno un’ora al giorno. Meglio evitare di stare sedute troppo a lungo. Se lo fai cerca di mantenere una corretta postura, appoggiando il sedere allo schienale delle sedia. In modo che la schiena mantenga una posizione eretta.

Come riconoscere e curare la diastasi addominale?

Non ogni gravidanza causa la diastasi addominale. In realtà ne soffre il 30% delle neo mamme, spesso inconsapevolmente. Infatti non è sempre facile diagnosticarla. In genere a soffrirne sono le donne che in gravidanza hanno preso troppo peso e troppo velocemente o hanno fatto poca attività fisica. I principali sintomi della diastasi addominali sono:

  • Rigonfiamento dello stomaco. Il rigonfiamento può far ricordare la forma di una cupola. Con L’ombelico che continua a sporgere.
  • Ad addome contratto si può sentire uno spazio vuoto di circa 3 dita o più.
  • Separazione addominale, anche chiamata “pinna” in corrispondenza della linea media delle pancia. Specie a muscoli contratti. Quindi facilmente visibile se fate un crunch.

Se si hanno dei dubbi circa la formazione della diastasi, un’ecografia o una risonanza magnetica può aiutare a chiarirli.

Nei casi meno gravi la situazione torna nella norma dopo 4-5 mesi dal parto e il disagio è prevalentemente estetico. Se così non fosse rivolgiti a uno specialista, il fisioterapista è il medico più indicato. Ti prescriverà una ginnastica adeguata al tuo caso e specifica per donne che hanno partorito da poco.

Evita di ignorare questa patologia se dopo 6 mesi dal parto ne soffri ancora. La situazione potrebbe peggiorare e potrebbero insorgere nuove problematiche come: lombalgia, incontenenza, nausee, difficoltà respiratorie e digestive o ernie addominali.

Nei casi più gravi potrebbe essere necessario un intervento chirurgico come l’addominoplastica.


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