Come cambia la composizione del latte materno?

La composizione del latte materno è piuttosto complessa. E cambia nel tempo! Questa è una delle cose che lo rende straordinario. Cerchiamo di capire come.

La composizione del latte materno cambia nel tempo per andare incontro alle necessità del tuo bambino. Cambia sia nel corso di una poppata, che nel corso dei mesi, in base alla diversa età ed esigenze del bambino. Per capire come cambia andremo per ordine. Cercheremo prima di capire:

Qual è la composizione del latte materno?

Almeno per i primi 6 mesi di vita i bambini andrebbero allattati al seno. I benefici dell’allattamento al seno infatti sono numerosi. Questo è già deducibile guardando da cosa è composto il latte materno:

composizione latte materno
  • Circa l‘87% di acqua.
  • 1% di proteine. Le proteine sono contenute nella caseina e nel siero del latte. Dal colostro al latte maturo la quantità di caseina e siero cambia. Tra le 2 proteine, il siero è la parte predominante. Rappresenta circa il 50-80% delle proteine. Gli aminoacidi contenuti nelle proteine aiutano ad assorbire altri alimenti e hanno principalmente funzioni immunitarie e antimicrobiche.
  • 7% di carboidrati e lattosio. Il principale carboidrato del latte materno è il lattosio. Dalla 3° settimana dopo il parto la sua composizione rimane più e meno stabile all’interno del latte materno. Il lattosio fornisce la principale fonte di energia, in particolar modo per lo sviluppo del cervello. Aiuta anche l’assorbimento di vari sali minerali, come il calcio.
  • 4% di diversi tipi di grasso. I grassi sono un’importante composto del latte materno. Forniscono la maggior parte di energia di cui il bimbo ha bisogno, ma non solo, aiutano anche a sviluppare il sistema nervoso centrale. La parte di grasso è circa il 4%, ma in questo 4% sono contenuti più di 200 tipi di acidi grassi. Ogni grasso ha una particolare funzione per la salute del tuo bambino. Per esempio:
    • I grassi a catena corta. Forniscono energia veloce e aiutano a sviluppare il tratto intestinale.
    • Grassi a catena media. Supportano il sistema immunitario.
    • Altri grassi chiamati “sfingolipidi” favoriscono lo sviluppo del sistema neurale e del cervello.
  • Anticorpi. In grado di variare anche in base allo stato di salute del bambino.
  • Vitamine e sali minerali.
  • Oligosaccardi. Ad oggi all’interno del latte materno sono stati trovati oltre 200 tipi di HMO (human milk oligosaccharides). Svolgono la funzione di prebiotici, favorendo la crescita dei batteri intestinali. Questo contribuisce a creare un sano microbiota intestinale.
  • Circa 800 diversi tipi di ceppi di batteri.
  • Ormoni.
  • Altri tipi di cellule appartenenti al sistema immunitario.

Inoltre bisogna ricordare che il latte materno è molto succulento per il bambino. Cambia sapore in base a quello che la mamma mangia. Questo gli da la possibilità di provare svariati gusti. Cosa che faciliterà anche lo svezzamento.

Come cambia la composizione del latte materno nel corso di una poppata?

All’inizio di ogni poppata il latte è molto più liquido e contiene una maggiore quantità di lattosio. Questo per soddisfare il bisogno di sete del bambino.

La suzione del bambino attiva il meccanismo che fa si che la composizione del latte materno cambi. In particolar modo ciò che aumenta è la quantità di grasso contenuta.

Come cambia la composizione del latte materno nel corso dei mesi?

Il latte materno è un alimento fatto su misura per le esigenze del tuo bambino. Per questo ha la capacità di cambiare in base allo sviluppo del bimbo e alle sue diverse esigenze nutrizionali. Ovviamente il cambiamento è graduale. Vediamo insieme i principali cambiamenti.

Colostro

Il colostro è il latte dei primi giorni di vita del bambino. E’ un latte giallo denso e molto appiccicoso. Ne esce in piccole quantità. Questo anche perché i primi giorni di vita lo stomaco del neonato è piccolissimo. La qualità del colostro è però elevata.

La sua funzione principale non è quella nutritiva, ma quella di rafforzare il sistema immunitario. Infatti è grazie al colostro che il neonato riceve i primi batteri buoni, anticorpi e HMO.

Latte di transizione

Nelle prime settimane di vita, dopo il colostro, arriva il latte di transizione. Il volume del latte aumenta, e anche quello del tuo seno! Il latte diventa più cremoso, poiché aumenta il contenuto di grasso e lattosio. Questo latte è adatto per una crescita rapida del bambino.

Latte maturo

Il latte maturo si definisce tale dopo un mese dalla nascita. Da qui in poi la composizione rimarrà abbastanza stabile. Ricca di proteine, lattosio, vitamine e sali minerali.

Quali fattori influenzano i cambiamenti della composizione del latte materno?

Il grasso contenuto nel latte materno è la parte più variabile. Carboidrati e proteine invece non sembrano subire forti cambiamenti. Diversi sono i fattori che influiscono la quantità di grasso contenuto nel latte materno:

  • L’ora del giorno. La quantità di grasso è minore durante la notte, mentre raggiunge il suo apice intorno a mezzogiorno.
  • L’età del bambino (colostro, latte di transizione e latte maturo).
  • Tempo trascorso dall’ultima poppata. Più tempo trascorre tra una poppata e l’altra, minore sarà la quantità di grasso contenuto nel latte materno. Questo perché aumenta il volume del latte e quindi il grasso sarà maggiormente diluito.
  • Età materna. Le madri con età compresa tra i 20 e i 30 anni producono un latte con una maggiore quantità di proteine.
  • Dieta materna. Se la mamma cambia dieta la quantità di grasso cambierà automaticamente nel giro di 2 o 3 giorni. Per questo è importante che la madre durante l’allattamento segua una dieta sana.
  • Peso del bambino alla nascita. Diversi studi hanno notato che se alla nascita il bimbo è sotto peso o sovra preso, la quantità di grasso contenuto nel latte materno è maggiore.

Cosa non influenza la composizione del latte materno?

  • Etnia. Studi fatte su donne proveniente da 7 diversi paesi, non hanno rilevato particolari cambiamenti sul latte prodotto, dovuti alla provenienza della madre.
  • Aumento di peso in gravidanza. Un maggior peso preso in gravidanza non è sinonimo di un latte maggiormente ricco di grassi.
  • Dimensione del seno. La dimensione del seno dipende dalla quantità di grasso della madre. Questo non ha niente a che vedere con la produzione del latte materno. Quindi sfatiamo uno dei pregiudizi sull’allattamento secondo cui alcune persone pensano che le donne col seno grosso produrranno più latte e avranno meno difficoltà nell’allattare.

Il latte materno congelato perde il suo valore nutrizionale?

In parte si, come qualsiasi prodotto congelato. Questo però non significa che non sia più buono.

Il latte fresco è sicuramente preferibile, in quanto il congelamento potrebbe uccidere parte delle molecole bio attive.

Nonostante ciò, il latte materno anche congelato continua a essere molto nutriente e preferibile al latte in polvere.

Per cui se hai esigenze di congelarlo, magari a causa del tuo stile di vita o dei tuoi impegni, fallo, non passare subito al latte artificiale!

Latte materno nel congelatore

Se vuoi congelare il latte, deve essere un latte maturo.

Ovviamente non può stare congelato per tantissimo tempo ed è preferibile utilizzarlo dopo un paio di settimane al massimo. La composizione potrebbe cambiare leggermente.

Lo si può notare anche ad occhio nudo, infatti i grassi tendono ad andare verso l’alto.

Quando lo scongeli e lo mescoli fallo lentamente e prima di fare grandi scorte di latte congelato assicurati che il tuo bimbo lo accetti.

E tu?

Anche tu stai allattando al seno e hai dovuto congelare il latte? La cosa ti ha creato problemi? Raccontaci la tua esperienza nei commenti qui sotto.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: