Epidurale: i pro e contro che devi conoscere

L’avrai sentito dire:

Il dolore del parto è il PEGGIORE dolore che esiste.

Ma con l’epidurale puoi avere un PARTO INDOLORE.

Ma è tutto VERO??


Il sogno di molte mamme è quello di avere un parto indolore. Al giorno d’oggi questo è possibile grazie all’epidurale. Ma di cosa si tratta esattamente? Quali vantaggi e quali svantaggi offre?

Cos’è l’epidurale?

L’epidurale è un’anestesia che viene praticata per alleviare i dolori del parto.

Ne esistono di 2 tipi. In entrambi i casi si vanno ad anestetizzare i nervi periferici responsabili di raccogliere gli stimoli dolorosi e di trasmetterli al midollo spinale:

  1. La spinale. Consiste in una singola iniezione, somministrata attraverso un ago inserito nella parte bassa della schiena. Il sollievo dal dolore è immediato e dura cieca da 1 ora e 30 min alle 3 ore. In genere questo tipo di anestesia viene usata per i parti cesarei.
  2. Epidurale. In questa forma di anestesia, l’ago viene introdotto dopo una lieve anestesia locale. Dopo la rimozione dell’ago viene inserito un catetere che verrà fissato alla schiena della donna e permetterà di regolare i diversi dosaggi dell’anestesia durante tutto il travaglio. Generalmente non da fastidio e non pregiudica i vari movimenti che la futura madre farà durante il parto. Verrà rimosso alla fine del parto o dopo un paio d’ore. I vari dosaggi iniziano ad essere somministrati a richiesta della madre, in quanto non esiste un particolare momento in cui è meglio procedere con l’anestesia.

In alcuni casi vengono anche eseguite entrambe, e si ha un Epidurale – spinale. In questo modo l’effetto immediato è garantito dalla spinale e la durata dal sollievo del dolore è garantito dall’epidurale.

Le ricerche hanno dimostrato che l’epidurale non aumenta il rischio di taglio cesario e non influenza la durata del travaglio.

Non influisce neanche sulla salute del bambino e sui suoi indici di APGAR.

Nonostante ciò, ci sono vantaggi e svantaggi che devi conoscere.

I vantaggi dell’epidurale

  • E’ la forma più efficace di anestesia durante il travaglio;
  • La donna continua a rimanere lucida e può vivere al meglio l’esperienza del parto, senza essere sopraffatta dal dolore;
  • La donna continua ad avvertire le contrazione uterine attraverso la contrazione dell’addome, senza però sentirne il dolore. Grazie ad un’adeguata assistenza ostetrica può quindi continuare a spingere. La sua forza muscolare infatti non viene intaccata.
  • Non aumenta il rischio di parto cesario, ma in caso sia necessario un cesario d’urgenza, attraverso il catetere si può aumentare la dose del dosaggio.

Gli svantaggi dell’epidurale

  • Non ha un’azione immediata, infatti potrebbero passare circa 40 minuti prima di sentirne gli effetti;
  • Potrebbe provocare brividi e febbre, soprattutto nei casi in cui viene somministrata per più di 6 ore;
  • Su alcune donne può non fare effetto. In genere succede quando il punto dove si inserisce il catetere presenta anomalie anatomiche (congenite, post-traumatiche o dovute a situazioni quali scoliosi, artrosi, ernie del disco) per cui l’anestetico potrebbe non diffondersi in maniera omogenea, lasciando alcune zone scoperte. In questi casi però l’epidurale viene sconsigliata prima di essere praticata.
  • Può influenzare la capacità di fare pipì, per cui dopo la nascita del bambino potresti avere bisogno di un catetere urinario;
  • Può causare un abbassamento della pressione sanguina;
  • Dopo il parto si può avere un forte mal di testa. Anche chiamato cefalea ortostatica, in genere si verifica quando l’iniziazione non è avvenuta perfettamente, a causa di un brusco movimento della madre o di un’anomalia anatomica.
  • L’epidurale è utile soprattutto nella fase di dilatazione. Durante la fase di espulsione del bambino, non ha molto effetto. Anzi, potrebbe aumentare questa fase di circa 20-30 min. I motivi non sono ancora bene noti, ma è probabile che sia dovuto al fatto che siccome la donna sente meno dolore, spinga meno forte, nonostante la cervice sia completamente dilatata.
  • Non spingere al momento giusto aumenta il rischio di parto con ventosa o forcipe.
  • Esiste l’1 per 1000 di probabilità di ematoma epidurale che in alcuni casi può causare una temporanea paralisi degli arti inferiori. Questo rischio viene normalmente evitato attraverso l’adeguato controllo degli esami del sangue a cui il medico anestesista vi sottoporrà.

I metodi alternativi all’epidurale

Per chi rifiuta l’epidurale ci sono dei metodi alternativi, che consentono di ridurre i dolori del parto. Purtroppo però molte donne non ne hanno mai sentito parlare. Sono metodi più naturali e consentono di vivere meglio il momento del parto. Sono:

  • il parto in acqua;
  • il protossido d’azoto;
  • tecniche di rilassamento e respirazioni;
  • posizioni alternative,
  • massaggi;
  • musicoterapia, aromaterapia, riflessologia e agopuntura;
  • hypnobirthing;
  • vocalizzazione.

Ad ogni modo non tutte le strutture ospedaliere li propongono, per cui è meglio informarsi presso l’ospedale dove si è scelto di andare a partorire.

In Italia il parto con epidurale è molto meno diffuso che nel resto d’Europa o nei paesi nord americani. La sua diffusione è del 18-20%, mentre negli USA più della metà dei parti (il 67%) avviene con epidurale. Questo è dovuto a motivi organizzativi: non tutti gli ospedali lo propongono, a causa di mancanza di personale adeguato e al fatto che c’è una ridotta richiesta da parte delle future mamme.

Tu cosa ne pensi?

Sei a favore dell’epidurale o pensi che il dolore del parto sia necessario alla sua buona riuscita? Raccontaci la tua esperienza o la tua decisione.

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