Quanto dura il travaglio?
Nessuno può prevedere con esattezza la durata di un travaglio, però è possibile fare una stima e capire cosa aspettarsi durante questo momento straordinario della tua vita da donna.
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La domanda che ci siamo fatte tutte:
QUANTO durerà il travaglio?
Vediamo insieme cosa avviene passo per passo…
Se stai aspettando il tuo primo bambino, il travaglio attivo potrebbe durare 8 ore.
Questa è una media, potrebbe durare meno, ma anche di più.
In genere non supera mai le 18 ore.
Una volta che la cervice è dilatata e ha raggiunto i 10 cm potrebbero passare ancora un’ora o due prima che il bambino nasca.
Se sei al secondo o terzo figlio il travaglio durerà sicuramente meno.
Il travaglio attivo durerà in media 5 ore. Difficilmente durerà più di 12 ore. Una volta che la cervice è dilatata e ha raggiunto i 10 cm potrebbe volerci ancora un’ora prima che il bambino nasca, ma tante mamme ci riescono anche in 10 minuti.
Ma c’è di più.
Cosa influenza la durata del travaglio?
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Ci sono alcuni fattori che possono influenzare la durata del travaglio, quali:
- La forza delle contrazioni.
- Quando facilmente si dilata la cervice.
- Quando vai in travaglio. I parti prematuri in genere hanno travagli meno lunghi.
- L’epidurale. Sottoporsi a epidurale può allungare la durata del travaglio.
- Mantenersi attive durante il travaglio ne accorcia la durata. Per mantenersi attive si intende: camminare durante le contrazioni, assumere posizioni che facilitano l’uscita del bambino, come quella in piedi o a squat.
- La posizione del bambino.
- Quanto ti senti calma. E’ difficile immaginare una donna calma e rilassata mentre sta partorendo. Ma non sentirsi agitate e mantenere una calma psicologica aiuta a ridurre i tempi del travaglio. Una tecnica per mantenere questa calma è l’hypnobirthing.
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Quando inizia il travaglio?
Prima di dare alla luce il tuo bambino dovrai superare le diverse fasi del travaglio.
- La prima fase è chiamata promodica. E’ la fase più lunga del travaglio. Inizierai ad avvertire crampi alla schiena, dolori mestruali e contrazioni, ma non saranno ancora regolari. In questa fase potrebbero anche rompersi le acque. La cervice inizia ad assottigliarsi e si perde il tappo mucoso. Il tutto avviene perché il bambino, pronto per nascere inizia ad inviare dei messaggi chimici alla placenta, che inizia a produrre enzimi che aumentano la produzione di estrogeni.
- La seconda fase del travaglio, chiamata “dilatante”, è quella considerata attiva. Si entra in questa fase quando la dilatazione ha raggiunto i 4 cm. In questa fase l’ossitocina è in circolo. Questo ormone è quello che regolarizza le contrazioni e fa si che l’utero si dilati di circa 1 cm all’ora.
- La terza fase è quella espulsiva. La dilatazione ha raggiunto i 10 cm. E’ in questa fase in cui si sente il maggior bisogno di spingere ed infatti quello che serve fare per far uscire il bimbo. E’ meglio però seguire i consigli dell’ostetrica per capire quali sono i momenti migliori per spingere ed evitare la lacerazione del perineo.
- La quarta e ultima fase è quella chiamata secondamento. Il bambino è già nato, ma il parto viene considerato concluso solo quando anche la placenta, il cordone e le membrane amniocoriali vengono espulse. Ed è proprio ciò che accade in questa fase. Questa fase può durare da 15 minuti (specie se non è il tuo primo parto) a un’ora.
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I racconti del travaglio di altre donne ti spaventano?
Spesso quando si parla di travaglio con altre donne, amici o famigliare si sento spesso dire: “Oh, il mio travaglio è stato infinito! E’ durato 3 giorni!”. Ed ecco che ci siamo spaventate!
Ma è proprio così?
Probabilmente quando dicono questo includono anche la fase iniziale del travaglio (fase promodica), quella più latente. Sicuramente è una fase in cui non ci si sente magnificamente e si provano dei disagi, ma nulla di insopportabile.
Quindi non farti spaventare!
Le fasi più intense sono la seconda e la terza. Ossia da quando il travaglio viene considerato attivo. Queste fasi non durano mai più di 18 ore.
Ricordati, ogni donna vive un’esperienza unica durante il parto.
Se per alcune è stato traumatico non significa che lo sia anche per te! Fidati del tuo istinto, non farti prendere dal panico ed andrà tutto bene! In caso di problemi i medici saranno li per te. Non preoccuparti inutilmente e pensa alla gioia che proverai appena abbraccerai il tuo bambino!
E tu?
E tu hai paura del parto? Oppure l’hai già vissuto e vuoi dare consigli ad altre mamme per farglielo vivere al meglio?